Copertina di Hooded Shadows: I fantasmi non esistono
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Hooded Shadows: I fantasmi non esistonoclose

Mi guardo riflessa nello specchio e non vedo la ragazza che ogni giorno esce vestita invariabilmente di colori scuri, quella che se ne frega di tutto, che sceglie di non lasciarsi avvicinare da nessuno e di non farsi toccare da niente. No, nella quiete e nel silenzio della mia stanza, dove non ci sono che io, vedo la ragazza che non si mostra a nessuno, quella senza corazze e senza difese, la sensitiva ventitreenne che nella vita ha già perso troppo e non può permettersi di perdere altro. Quello che non vedo, quello che ancora non posso sapere, è che tutte le mie convinzioni stanno per crollare e che per aiutare una timidissima adolescente con il mio stesso dono finirò per avvicinarmi pericolosamente a suo fratello e fare quello che avevo giurato non avrei fatto mai. Perché per la prima volta tenermi a distanza da qualcuno, tenermi a distanza da Fabiano, mi sembrerà difficilissimo, e non legarmi a lui quasi impossibile.
"Lena, guardami. Qual è il problema?"
I suoi occhi sono fissi nei miei, in attesa.
"Il problema è che non posso permettermi di perdere altre parti di me."


PER I TEMI TRATTATI, ALCUNE SCENE E IL LINGUAGGIO ESPLICITO L'ETA' DI LETTURA CONSIGLIATA E' 18+

A volte l'unico modo di proteggere qualcuno è nascondergli la verità
Il tempo è fatto di anni, di mesi e di giorni. Ed è questo che si fa: si vede come va, un giorno alla volta. Nessuno può sapere all’inizio quanto durerà, nessuno può decidere che sarà per sempre. Lo si sa solo alla fine...
Copertina di Hooded Shadows: Il segno del male
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(ATTENZIONE: SPOILER PER CHI NON HA ANCORA LETTO IL PRIMO VOLUME)
"Ho giurato di stare lontano da tutto questo anni fa. Quando, lo sai. È… troppo. Non ce la faccio. Non posso avere a che fare con niente di simile: non voglio spezzarmi." Ricordo con precisione le parole di Lena, sono incise nella mia memoria, e ho tutte le intenzioni di rispettarle perché le ho capite, perché ho capito lei fin troppo bene. Ed è proprio per questo che sarò disposto ad aiutarla quando tutto ciò che teme minaccerà di abbattersi di nuovo sulla sua vita, lo farò anche se con quelle stesse parole ha troncato di netto quello che c’era tra noi, anche se so di non avere possibilità con lei. La aiuterò, anche se rivederla è l’ultima cosa che dovrei fare. La aiuterò, perché rivederla è tutto quello che voglio.

La parola dei lettori:

Iniziato il libro con grandi aspettative, non sono stata affatto delusa e, anzi, ho divorato le pagine digitali in 2 o 3 giorni (giusto perché dovevo anche vivere nel frattempo). E ora, arrivata all'epilogo, sento che non mi basti affatto e sono smaniosa all'idea di leggere il seguito! Ma andiamo con ordine: La trama è solida, intrigante, piena di misteri da scoprire, accuratamente celati nel passato dei personaggi che si lasciano scoprire senza fretta, a poco a poco, centellinando le informazioni e lasciando quindi largo spazio alla curiosità.I personaggi sono ben costruiti e realistici, fedeli a loro stessi ma anche in grado di evolversi.Inutile dire quanto io abbia adorato Lena, Lucilla e Fabiano, ma anche le spalle più o meno comiche, come Rebecca dai mille colori e Sara dai mille ninnoli e incensi profumati.L'interazione tra i personaggi è piacevole da osservare ed è una caratteristica tipica delle storie di Norma. Mi ero innamorata di questa sua capacità di raccontare il naturale dispiegarsi e intrecciarsi delle relazioni tra i personaggi già con la saga delle Custodi (la prima mai letta tra le sue) e ne ho ritrovato tutto il piacevole sapore anche qui. Non si va di fretta, il che è un immenso plus perché rende le storie realistiche, e non si ha la sensazione di essersi persi qualcosa per strada. I sentimenti e le emozioni mutano insieme a quelle dei lettori.Le ambientazioni sono sempre azzeccate, le descrizioni curate ma non invadenti, non rallentano il ritmo della narrazione, ma anzi la completano perfettamente. Quando ho letto la descrizione della camera di Lena, ho sentito un senso di incredibile familiarità, unito al desiderio di teletrasportarmi in quella stanza per godere di quell'angolo di momentanea quiete, tra le ombre e le luci proiettate dai lucernari di quella mansarda. Solo chi sa scrivere bene, riesce a trasportare il lettore dentro i proprio libri e Norma ci riesce!Concludo dicendo che questo inizio mi ha preso. Mi sono incuriosita, emozionata, ho gongolato in certe occasioni, sbuffato in altre, mi sono riconosciuta nelle parole della scrittrice, ho amato la delicatezza delle riflessioni dei personaggi, ho scalpitato e accelerato la lettura in parecchi passaggi, ho sorriso e alla fine sono rimasta col fiato sospeso.Ora, Norma, per favore, quando esce il seguito?!

Emanuela - "Sempre un piacere leggere Norma Tarditi"

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